Osservate con attenzione il mondo che vi circonda

Arcobaleni di speranza

Se osserviamo attentamente il mondo attorno a noi, ci accorgiamo che accadono molte cose meravigliose e interessanti.Più di cinquecento anni fa, furono domande quali "Come fanno gli uccelli a volare?" e "Perché i fiumi scorrono?" che spinsero il grande artista Leonardo da Vinci (1452-1519) a impegnarsi negli studi.

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Questa serie di incoraggiamenti del presidente della Soka Gakka Internazionale Daisaku Ikeda, dal titolo Arcobaleni di speranza, è rivolta ai bambini e alle bambine delle scuole elementari Leonardo Da Vinci, genio universale Se osserviamo attentamente il mondo attorno a noi, ci accorgiamo che accadono molte cose meravigliose e interessanti. Più di cinquecento anni fa, furono domande quali "Come fanno gli uccelli a volare?" e "Perché i fiumi scorrono?" che spinsero il grande artista Leonardo da Vinci (1452-1519) a impegnarsi negli studi. Leonardo è universalmente noto come pittore, scultore, scienziato, ingegnere e filosofo. Il suo talento investiva diversi campi e questo lo rese il simbolo del cosiddetto "uomo del Rinascimento" o "uomo universale". Il suo famoso dipinto Monna Lisa ha catturato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Una statua di bronzo di Leonardo si staglia nell'atrio della Central Tower della Università Soka a Tokyo, come a sorvegliare la crescita degli studenti e delle studentesse. Presso il Fuji Art Museum di Tokyo si è tenuta recentemente una mostra intitolata "Leonardo da Vinci e la battaglia di Anghiari: il mistero della Tavola Doria". L'esibizione ha suscitato un vasto interesse poiché alcune opere di Leonardo sono state esposte in Giappone per la prima volta. Oggi parleremo del segreto che ha reso Leonardo un genio dai molteplici talenti. Leonardo da Vinci nacque il 15 aprile del 1452 in un piccolo paesino toscano. Poiché i suoi genitori appartenevano a classi sociali diverse e non potevano sposarsi, Leonardo fu affidato al padre. Trascorse un'infanzia molto solitaria, lontano dalla madre e anche dal padre, che non poteva stare con lui a causa degli impegni di lavoro. Fu cresciuto dai nonni, che gli volevano molto bene. Il bambino sembrava avere difficoltà ad andare d'accordo con i coetanei, ma aveva comunque molti "amici" che spesso incontrava camminando nei boschi: i fiori che ondeggiavano al vento, i ruscelli, i cavalli al galoppo, gli uccelli che volavano in cielo, le lucertole e i minuscoli insetti che si nascondevano tra le rocce. Il giovane amava chiacchierare silenziosamente con queste creature vive e in movimento, e riprodusse tutti i suoi amici disegnandoli in modo talmente preciso e dettagliato da farli sembrare quasi veri. Grazie al suo amore per il disegno, all'età di quattordici anni fu mandato da un famoso artista di Firenze, capitale culturale d'Italia, a lavorare come apprendista, dove ebbe modo di stare a contatto con molte opere d'arte, dipinti e sculture. Leonardo si impegnava molto nei suoi disegni, riproducendo qualsiasi cosa vedesse, edifici, paesaggi e persone. A volte lavorava vari giorni su un singolo schizzo. Si dice che dopo diversi anni le sue abilità avessero superato quelle del suo maestro. Affermava: «L'ingegno del pittore vuol essere a similitudine dello specchio, il quale sempre si trasmuta nel colore di quella cosa ch'egli ha per obbietto. [...] Adunque, conoscendo tu, pittore, no' poter esser bono, se non se' universale maestro di contraffare co' la tua arte tutte le qualità delle forme che produce la Natura».1 In altre parole, sottolineava l'importanza di un'attenta osservazione e riproduzione dell'oggetto che si intende disegnare. La parola giapponese che traduce il verbo "apprendere" deriva da una parola che significa "emulare". L'apprendimento comincia quando si emula qualcuno, ossia quando si cerca di fare ciò che fa un'altra persona. Se volete migliorare la vostra calligrafia, imitate chi sa scrivere in modo elegante e regolare. Se volete eccellere a calcio o a baseball, cercate di imitare un giocatore famoso. Migliorerete certamente negli studi se cercate di imparare da qualcuno che ha ottimi voti. Questo è il primo passo verso la realizzazione dei vostri desideri. Provate a seguire dei buoni esempi. Ripetete quanto fanno gli altri fino a quando non vi riterrete autonomi. Questo è il significato di impegnarsi. Leonardo continuò a impegnarsi per tutta la vita poiché ogni volta che osservava ed emulava qualcosa faceva una nuova scoperta, rinnovando così il suo entusiasmo. Un giorno, mentre disegnava un uccello, sognò di poter volare. Pensò a lungo e intensamente a come poter trasformare questo suo desiderio in realtà. Nei suoi appunti riportava le sue idee e qualsiasi cosa imparasse. Oggi ci restano più di seicento disegni e oltre quattromila fogli contenenti appunti e schizzi, anche se si stima sia conservato solo un terzo della sua produzione su carta. Da questi suoi appunti e disegni sono emerse molte nuove invenzioni, innovazioni tecnologiche e forme di pensiero. Per esempio, l'idea di una macchina volante era presente nei suoi appunti più di quattrocento anni prima che i fratelli Wright costruissero e facessero volare il primo aeroplano al mondo, agli inizi del '900. Nel giugno del 1994 ebbi l'occasione di tenere un discorso presso l'Università di Bologna, una delle più antiche università del mondo. Il tema del mio intervento fu "Lo sguardo universale di Leonardo e il Parlamento dell'umanità: pensieri sul futuro delle Nazioni Unite". Dopo avere visitato Bologna, andai a Milano a vedere l'interno di una sala affrescata da Leonardo con immagini di alberi dai lunghi rami ricchi di fogliame. Mi sorpresi quando notai l'energia con cui l'artista aveva messo in risalto le radici degli alberi. In molti dipinti possiamo ammirare piante bellissime, ma in pochi sono evidenti anche le radici sotto terra. Tuttavia Leonardo era consapevole che le cose che vediamo sono il risultato delle cose che non vediamo. Per Leonardo, aver raffigurato entrambi questi aspetti rendeva quegli alberi davvero completi. Ricordo ancora perfettamente quel dipinto. Una delle mie citazioni preferite di Leonardo è: «Non esiste un talento perfetto senza una grande sofferenza».2 Le grandi lotte fanno fiorire talenti meravigliosi. Gli sforzi invisibili sono le radici che consentono ai fiori dei nostri sogni di sbocciare. La vita di Leonardo fu costellata di problemi e sfide. Veniva spesso escluso e preso in giro perché non aveva potuto continuare gli studi. Ma il fatto di ritenersi un ragazzo senza istruzione lo spinse a impegnarsi più di ogni altro. Si divertiva a imparare cose che riguardavano la vita di tutti i giorni e leggeva libri su svariati argomenti. Questo genio dai molteplici talenti, che sviluppò le sue capacità in così tanti campi, era di fatto un genio del lavoro duro. Era bravissimo a imparare da cose diverse e aveva il dono di saper fare scoperte e di riuscire a studiare instancabilmente. Non posso fare altro che pensare a voi, miei giovani amici della Divisione futuro, che state dando il massimo per diventare i Leonardo del XXI secolo. Sono certo che Leonardo provasse forti emozioni nell'osservare il mondo e nello scoprire e imparare quante più cose possibili. Spero che anche voi coltiviate lo stesso desiderio di conoscenza, rivolgendo la vostra attenzione a tante cose, ai libri e alla natura. Oggi, di nuovo, provate a osservare il mondo che vi circonda con attenzione e gioite per ciò che imparate. In questo modo inizierete a intravedere il futuro radioso che vi aspetta. Note 1) Leonardo Da Vinci, Trattato della pittura, primo volume, parte seconda, cap. 53, "A che similitudine dev'essere l'ingegno del pittore". 2) Karl Jaspers, Leonardo, Descartes, Max Weber, Routledge and Keagan Paul, Londra, 1964, p. 39. Pubblicato su Boys and Girls Hope News, mensile della Soka Gakkai dedicato ai bambini e alle bambine delle scuole elementari, del 1 giugno 2015 (Traduzione di Lisa Michieletto)

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