«Le persone che avevano udito la Legge dimorarono in varie terre di Budda, rinascendo di continuo insieme ai loro maestri»: questa frase del Sutra del Loto, citata a più riprese nella lezione di Gosho presentata nello Speciale sul Corso europeo di studio, ci accompagna dentro il Primo piano dedicato a Sensei e al suo inestinguibile legame con noi discepoli, a un anno dalla sua dipartita.
Se “il cambiamento del mondo inizia ispirando una singola persona”, come recita il titolo dell’Editoriale del presidente Harada, «è giunto il momento di mostrare ancora di più al mondo il vero valore del nostro grande movimento globale di Bodhisattva della Terra, dedito a togliere la sofferenza e a infondere gioia – si afferma nello Studio del mese. – La vita stessa del Budda che ottenne l’Illuminazione nel remoto passato consiste in questa lotta infinita per la felicità di tutti gli esseri viventi […], ciò che chiamiamo kosen-rufu mondiale».
Si tratta della terza e ultima puntata della spiegazione del capitolo del Sutra del Loto Durata della vita del Tathagata dove è contenuto il famoso brano: «Questo è il mio pensiero costante: come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo di Budda». Una frase che pronunciamo mattina e sera ogni volta che recitiamo Gongyo, la cerimonia alla base della nostra pratica a cui è dedicata la rubrica Le parole del Buddismo. «Costantemente faccio questo pensiero tra me e me» è la traduzione letterale di questa nota espressione, una formulazione che ha ispirato Gomma e Carboncino nella loro storia illustrata.