Il termine sanscrito per essere umano è manusya, o “essere pensante”, per differenziarlo dagli animali che si basano sull’istinto. Inoltre nel Buddismo il corpo umano è definito il “recipiente della Legge”, adatto cioè a svolgerela pratica buddista.
Quando lo riempiamo con la grande vita del mondo di Buddità, comprendiamo perché siamo nati come esseri umani
Padroni di se stessi
La saggezza del Sutra del Loto - Sedicesimo capitolo -Trentaquattresima puntata
