Ogni giorno ce n'è una
In prima persona
Spesso mi capita di ascoltare me stessa o altri compagni di fede raccontare dei loro problemi quotidiani con quella solita e tipica frase che tutti noi abbiamo pronunciato così spesso nella vita: «Ogni giorno ce n'è una!». E ha inizio la lunga lista di cose quotidiane che vorremmo fossero diverse, anche nel solo piccolo spazio di una veloce conversazione: il capo che "rompe", il lavoro che è poco o è troppo noioso, l'auto che si è rotta, la bolletta troppo alta, il governo ladro o il tempo da schifo, comunque vada, perché se è freddo è troppo freddo, e se è caldo è decisamente troppo caldo. Ma cosa si manifesta nella nostra vita in quel singolo susseguirsi di istanti e di parole? Che valore assume l'essere buddista rispetto ai piccoli e grandi problemi del quotidiano?
