BS 165 / 1 luglio 2014

La mia vita con me (e con voi), adesso

Vivere al massimo delle proprie capacità, e dunque con gli altri: anche questa è Buddità nella forma presente

La mia vita senza me (Mi vida sin mi) è un film di qualche anno fa di Isabel Coixet. È la storia di una giovanissima mamma e moglie con due figli piccoli che, scoperto all'improvviso di essere a pochi mesi dalla fine, sente la necessità di fare quello che non ha mai fatto: amare un altro uomo anche se ama e ha sempre e solo amato di un amore sincero il marito, cercare di vivere una parte della vita che non ha vissuto, provare quel che non ha provato. Poi, in attesa della morte, lascia una serie di nastri registrati per ogni compleanno che perderà dei figli fino ai loro diciotto anni e per tutte le persone che ha amato cercando, così, di esserci ancora riproducendosi virtualmente, di durare al di là del tempo. Anche a me - ma immagino sia una fantasia comune - è capitato di pensare a cosa farei se scoprissi di avere poco tempo da vivere. Anche a me è capitato di pensare di dover organizzare il mio

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