In questo saggio, scritto all'indomani dell'attacco alle Torri gemelle dell'11 settembre 2001, Daisaku Ikeda prende una posizione chiara riguardo all'adozione di un approccio nonviolento in ogni conflitto. Partendo dalla figura di Gandhi, personaggio che lo ha fortemente ispirato, spiega come la violenza nasca da una condizione di rabbia e impotenza, da uno spirito ferito che occorre curare con la nonviolenza, la più alta manifestazione del coraggio