Conosco il Buddismo da anni grazie alla mia compagna, mi sono sempre piaciuti i princìpi ma pensavo che non facesse per me.
Circa un anno e mezzo fa mi sono ritrovato a lavorare nel cinema. Non era il mio ambito ma dovevo ripartire dopo essere uscito da una dipendenza che mi aveva portato a chiudere varie amicizie e anche il mio negozio di barbiere. Mi ero indebitato, e dopo essermi disintossicato dovevo far fronte a tutte quelle spese. Lo stipendio era minimo, lavoravo più di dieci ore al giorno, e anche se il datore di lavoro era il papà di un mio caro amico, l’atmosfera era sempre tesa e volavano parole pesanti. Dopo più di un anno in quelle condizioni sono andato in burnout e ho capito che per cambiare la mia vita dovevo fare un’azione diversa.
Ho iniziato a recitare Daimoku, e più recitavo più emergeva in me il desiderio di riaprire un negozio tutto mio. Ascoltando le esperienze dei compagni di fede ho deciso di trovare anche io il coraggio di sfidarmi e così, dando un mese di preavviso, mi sono licenziato.
Se dovevo ripartire allora volevo farlo alla grande, così ho fatto un identikit di cosa intendevo realizzare: una barberia d’epoca che doveva essere al centro di Roma, con il locale ristrutturato e un affitto consono alle mie possibilità. Ma non sapevo da dove cominciare, considerando che avevo un mutuo che mi impediva di prendere prestiti o finanziamenti.
Poi ho letto una frase di Nichiren Daishonin: «Quelli che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno, che si trasforma sempre in primavera». È stato un punto di svolta.
Grazie al Buddismo e agli incoraggiamenti di Daisaku Ikeda la mia percezione è cambiata: ero io a dover cambiare per far diventare il mio sogno utopico una realtà. Così, praticando per trasformarmi come essere umano, ho aperto il mio cuore a un amico che avevo trascurato, il figlio del mio ex datore di lavoro. Lui incredibilmente ha deciso di investire su di me, mettendomi a disposizione un capitale economico per cominciare la mia scalata.
Le montagne, anche quelle più alte, sono fatte per essere scalate e vedere che al di là c'è un sole raggiante. Così un giorno, passeggiando, sono passato davanti a un negozio vicino a Piazza Navona che era stato da sempre una barberia storica romana. Ho pensato: «Perfetto questo è il mio». Non sapevo nulla, costi, condizioni…. E ho scoperto che stava per essere venduto per un milione di euro.
Sul momento mi sono detto: «Ma dove vado…», e ho accantonato l’idea. Ma poi ho realizzato che ora avevo un mezzo potente per raggiungere qualsiasi cosa, ho intensificato la mia pratica quotidiana e dialogato sinceramente con i miei compagni di fede.
È successo che dopo tre mesi, in cui io ho continuato a cercare un nuovo negozio, mi è arrivata una chiamata inaspettata in cui mi si chiedeva se ero ancora interessato al locale vicino a Piazza Navona. Beh che dire… in pochi giorni ho firmato il contratto (con un affitto inferiore di 1.000 euro al budget che avevo stabilito) e il 3 giugno ho aperto la mia barberia storica.
Nel frattempo, il 2 aprile sono diventato membro della Soka Gakkai. Sono pieno di gratitudine e ho preso questa determinazione: con le mie azioni basate sulla pratica buddista aiuterò tutti i giovani e darò nuova energia e positività a uomini e donne. Questa sarà la mia rivoluzione umana per cambiare il mio ambiente e per creare pace tra gli esseri umani.
[ Giordano Cruciani ]